IL PATTO – poesia
Il patto
In un mondo in cui l’uomo
pretende a piè sospinto d’esser dio
difficile comprendere il disegno
d’un Dio che si fa corpo.
Eppure questo avvenne e si ripete,
mistero reiterato, il gesto chino
che non pesa la nostra ingratitudine,
amorevole ben oltre i nostri meriti.
Il Figlio generato dalla donna
conoscerà fanciullo giochi e svaghi,
adulto la fatica e il sacrificio,
l’amicizia, la festa e il tradimento,
l’oltraggio infine della cieca accusa
senza avere commesso alcuna colpa:
il suo corpo non è semplice veste
ma carne viva che vivrà lo strazio.
«Queste creature» avrà pensato il Padre
«superbe, irriverenti, presuntuose
eppure così fragili, capaci
delle azioni peggiori e tuttavia
insaziate d’eterno e di bellezza».
Così da due millenni si rinnova
il patto che sancisce il Suo perdono,
il Verbo assume forma e voce umana
e un vagito armonizza Tempo e Storia.
Tutto questo per noi, solo per noi,
dimentichi e distratti e diffidenti
verso quel Dio che sempre ci accompagna,
non solo questa notte. Ma stanotte
il suo sorriso è quello di un bambino
che abbraccia il mondo amandone ogni volto
da Figlio a figlio dello stesso Padre.
Stefano Valentini
Poesia vincitrice del Premio
«Natale – Città di Tremestieri Etneo» 2014 (26a edizione)